IPv6 e sicurezza: è davvero più sicuro di IPv4?

L’IPv6 è considerato più sicuro del vecchio IPv4, ma è davvero così? In questo articolo esploriamo i vantaggi di sicurezza integrati, le potenziali vulnerabilità e cosa cambia per gli utenti.

7/23/20251 min leggere

Uno dei punti di forza spesso citati a favore dell’IPv6 è la maggiore sicurezza rispetto a IPv4. Ma cosa significa, davvero, “più sicuro”? E soprattutto, lo è davvero?

In teoria sì. L’IPv6 è stato progettato con la sicurezza in mente, in un’epoca in cui la protezione dei dati e la privacy sono fondamentali. A differenza di IPv4, che nacque quando Internet era ancora una rete fidata tra università, IPv6 include il supporto nativo per IPsec, un insieme di protocolli che permette di criptare e autenticare i pacchetti IP. Questo rende teoricamente più facile implementare comunicazioni sicure, soprattutto in ambito aziendale o per servizi sensibili.

Ma attenzione: il fatto che IPsec sia incluso non significa che venga usato sempre. Molti dispositivi, specialmente domestici, non attivano IPsec di default, e il suo utilizzo effettivo dipende dalle scelte di configurazione del provider o dell’utente.

Un altro aspetto spesso citato è la difficoltà di scansione delle reti. Con IPv4, i range di indirizzi sono relativamente limitati e facilmente “esplorabili” da parte di attori malevoli. Con IPv6, invece, lo spazio di indirizzamento è così ampio che individuare dispositivi attivi tramite brute force diventa quasi impossibile. Ma anche qui ci sono eccezioni: alcune configurazioni (come l’autoconfigurazione SLAAC) possono generare pattern prevedibili, se non gestite con attenzione.

Infine, il periodo di transizione tra IPv4 e IPv6 rappresenta una fase critica. I meccanismi di compatibilità (come il dual-stack o i tunnel) aggiungono complessità e potenziali nuove vulnerabilità, soprattutto se mal configurati.

In conclusione: IPv6 ha il potenziale per essere più sicuro, ma la sicurezza non dipende solo dallo standard, bensì da come viene implementato. È un’opportunità che va colta con consapevolezza tecnica, e non semplicemente data per scontata.